Il segreto di Mirta di Silvia Lorusso del Linz [Recensione]

Recensione pubblicata su Bambole&Diavole

Oggi vi parlo del libro scritto da una mia carissima amica, Silvia Lorusso, Il segreto di Mirta.
Buona Lettura!
🙂

Autrice: Silvia Lorusso del Linz
Titolo: Il segreto di Mirta
Casa Editrice:  Marlin (Cava de’ Tirreni) (16 novembre 2017)
Numero pagine: 213
Prezzo copertina: 14,90€
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<<Le radici sono importanti, piccola mia. Nella nostra famiglia hanno un grande valore, e sono le donne che si tramandano questo compito da generazione in generazione.>>
<<Vi riferite alla mamma, nonna?>>
Antonia la scrutò: è perspicace, chissà se ha  capito o visto qualcosa, chissà se ricorda, poi. <<Sì, la tua mamma ha portato avanti la tradizione antica, ha rivestito la carica di sacerdotessa dei Mister di Elusi dedicando la sua vita alla Grande Dea: Demetra.>>

Il segreto di Mirta, edito da Marlin Editore, è il secondo romanzo storico di Silvia Lorusso.

La Trama

Roma 1751. Elena, Sacerdotessa dell’Ordine della Dea Demetra, sta per essere condotta in carcere per volere della Santa Inquisizione. La donna, conoscendo in anticipo l’amara sorte che l’attende, scrive a sua figlia Mirta una lettera, testamento d’amore e di verità. La vita della piccola, ignara erede dei Misteri di Eleusi, viene cosi affidata ad Antonia. Nonna e nipote fuggono lontano dalla scure del Sant’Uffizio e arrivano a Napoli. Nel caos allegro della Napoli settecentesca, trovano rifugio a San Biagio dei Librai, presso un amico di famiglia, collezionista di volumi antichi e stampatore. La storia di Mirta, una bambina diversa da tutte le altre perché avvolta da poteri occulti, s’intreccia con quella di Raimondo di Sangro, Principe di San Severo. Epigono della tradizione alchemica, Gran Maestro della Massoneria Napoletana, il Principe si dedica alle più ardite sperimentazioni scientifiche e magiche, grazie anche alle reliquie esoteriche trafugate all’Ordine con un inganno ordito alle spalle di Elena durante un suggestivo rito arcano celebrato in un’antica villa romana. In un vortice crescente di sospetti, di misteri e di emozioni arriva per Mirta il momento delicato del primo amore ma anche quello sconvolgente della rivelazione sulla sua nascita che porterà a delle conseguenze inimmaginabili. Si è trasportati in un’atmosfera millenaria, e sedotti dal potere femminile pagano, che emerge con tutta la sua forza misteriosa e perentoria.

Il romanzo si immerge nella Napoli del ‘700 e ha al suo interno un mix di magia, inganni, misteri e tradimenti. La storia alterna, intrecciandoli abilmente, episodi del passato e del presente. Tutto ciò affinché sia possibile capire ogni piccolo tassello.

Le protagoniste assolute di questo romanzo sono senza dubbio alcuno, le donne.  Innanzitutto Mirta, prima descritta come una piccola bambina curiosa, successivamente, come una donna coraggiosa e determinata. E poi, Elena, mamma di Mirta, che conosciamo attraverso i ricordi passati; e la nonna Antonia, personaggio forte e volitivo. Le donne di cui ci parla Silvia, sono tutte forti e coraggiose e vivono in un periodo storico in cui non stare al proprio posto voleva dire morte certa. E tutte loro sfidano continuamente questo pericolo per cercare di portare avanti il loro credo. Elena è, infatti, una sacerdotessa di Demetra e lascerà il suo posto alla piccola Mirta, che già da piccolina sentirà forte dentro di sé una sorta di richiamo nei confronti della loro religione.

All’interno del romanzo ritroviamo continui richiami al culto della dea, e vengono anche spiegati come avvenivano determinati rituali, il ché rende la lettura ancora più interessante.

Busto di Demetra. Marmo, copia romana da un originale greco del IV secolo a.C. Museo Nazionale Romano Roma

Come già accennato, la città che abbiamo come sfondo è Napoli, la quale viene descritta con maestria attraverso i suoi edifici, le opere d’arti e i personaggi dell’epoca, quale per esempio il Principe Raimondo Sangro. Inoltre si parla anche di logge massoniche ed esperimenti alchemici.

Il modo di narrare le varie vicende è molto fluido e coinvolgente e il lettore si troverà completamente immerso in una storia della quale conoscerà ogni piccolo dettaglio; è encomiabile infatti la meticolosità con la quale vengono tratteggiati i personaggi e descritte le situazioni. Inoltre, è evidente la curata documentazione storica che sta alla base del romanzo.

Il segreto di Mirta è un libro che possiamo definire ricco, dove il lettore è desideroso di scoprire sempre di più, cercando di venire a capo dei complotti narrati.

Lo consiglio?

Sì.

7 commenti

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