Cronaca di un’apocalisse zombie: la mia estate al mare

Storie di Cortese Irriverenza #7

28 Agosto 2017 

Caro diario,

Finalmente, dopo interminabili giornate, il tanto atteso mese di agosto è quasi finito!

Lo so! Ho annunciato a gran voce che non vedevo l’ora e il momento che arrivasse per andare al mare, rilassarmi un po’, fare lunghe passeggiate… ma le cose non sono andate come previsto. Quest’anno, carissimo diario, non è arrivata l’estate, ma un’apocalisse zombie, come del resto arriva tutti gli anni, ma ogni volta è come se fosse la prima. 

Già dal mese di luglio si aveva il sentore di un’invasione ma, vigliaccamente, abbiamo tutti fatto finta di niente e continuato a lavorare in attesa delle imminenti ferie. E così, fra il via vai di turisti stranieri e qualche fugace capatina al mare, i giorni sono trascorsi tranquilli. Ma, allo scoccare della mezzanotte del 31, un rombo di motori proveniente da nord ha dato il via all’esodo estivo.

La sera siamo andati tutti a letto tranquilli, la mattina seguente il villeggiante dal balcone di fronte ci svegliava gridando contro la figlia neonata: “Maronna mia, ma cume ta scitato stammatina!?”.

All’inizio la situazione non sembrava tragica,  c’era gente, ma si riusciva a gestire il tutto. Poi però, da un giorno all’altro, la popolazione si è quintuplicata lasciando spazio ad un fiero ed iracondo dio del caos. Le linee telefoniche hanno iniziato a non funzionare, intasate completamente. Sono comparsi sacchi di immondizia in ogni dove, nonostante una dichiarata raccolta differenziata. Le strade si sono sporcate: piatti di plastica, cartoni di pizza usati, materassi vecchi, televisori… persino qualche ciabatta in cerca di compagna. L’acqua, dopo qualche giorno, ha iniziato a scarseggiare, ed è stato possibile fare la doccia solo dopo le 3 di notte.

Immagina, caro diario, il giubilo di chi è allergico all’acqua e al sapone!

Le strade si sono riempite di macchine impazzite. Non so perché, ma durante il periodo estivo la gente dimentica le regole base della scuola guida. Capita perciò di vedere auto andare controsenso e quando fai notare che la strada è a senso unico ti rispondono candidamente: “embhè? io ho messo la freccia”.

La gente ti manda esplicitamente a quel paese accelerando quando tenti di attraversare la strada sulle strisce pedonali; le macchine si parcheggiano ovunque bloccando spesso il traffico; quelli che vanno in bici sono convinti di portare un Hammer e che le regole della strada siano tutte a favore loro. Ho visto persino tizi trasportare sopra il cofano un materasso a due piazze completo di lenzuola mantenuto da una mano sporgente dal finestrino.

La fila è diventata la protagonista indiscussa: andare in un qualunque posto significa uscirne dopo ore e bisogna baciare a terra nel momento in cui non si riportano traumi di qualsivoglia tipo. La gente diventa molto aggressiva quando al solo pensiero che potresti rubargli il posto e fa di tutto per passarti avanti. Spostarsi da un paese all’altro poi, improponibile! A meno che non percorri una qualche strada secondaria sconosciuta sul dorso di un mulo. Inoltre, durante il tragitto è possibile incontrare orde di zombi vaganti che, non sapendo-forse- di trovarsi su una strada statale, attraversano dove capitava fregandosene bellamente delle strisce pedonali e dei sottopassaggi.

La gente poi…il delirio! Tanti sono carini, gentili, educati ma altri, mio caro diario, con il caldo diventano le puttane arrapate del dio Seth. Ovunque trovi gente incazzata, che ha sempre ragione e soprattutto … fretta!

Ma siete in vacanza! Relax take it easy!

La notte viene scambiata per il giorno e, mentre sei lì che sogni Khal Drogo in groppa al suo stallone nero come la pece che ti sussurra moon of my life, qualcuno decide di destarti dal tuo sonno cantando a squarciagola sotto la tua finestra Non dirgli mai.

I lidi sparano a palla canzoni latino-americane tutto il giorno e tu, che abiti nei dintorni, ogni qualvolta senti despacito vieni devastata dai tic nervosi e istinti suicidi ti pervadono l’anima.

I tuoi concittadini si trasformano: si lamentano continuamente del caldo, della tanta gente, della carenza idrica, del traffico, dell’immondizia, del tizio che abita nel piano superiore che durante la notte litiga sul balcone con la moglie dandosele di santa ragione, del mare sporco, del comune e chi più ne ha più ne metta.

La commessa del negozio, che non ha mai brillato di simpatia, ora ti odia profondamente: quando le chiedi <<Cercavo una maglietta>> ti risponde senza neanche guardarti in faccia <<le maglie sono in quella scansia, trovatela>> e tu le chiedi scusa e spaventata inizi piegare i vestiti che trovi in giro. I vigili vengono risucchiati in un buco nero che li risputa nel momento in cui lasci la macchina senza il tagliando del parcheggio per 30 secondi: chiudi l’auto, ti guardi intorno per vedere dove fare il bigliettino e la multa è già lì, infilata nel tergicristallo.

Persino il passerotto che solitamente ti aspetta sul balcone per beccarsi qualche mollica di pane, infastidito dall’inquinamento acustico, ti caga la macchina.

E poi, caro diario, arriva la fine del mese e tutto finisce com’è iniziato. Un rombo di motori segna l’inizio del contro esodo. La sera andiamo a dormire con la musica dell’inquilino del quarto piano che ha organizzato una festa di fine estate, la mattina ci svegliamo e notiamo che tutte le serrande degli appartamenti dei vacanzieri sono serrate. Qualche ritardatario vaga nei giorni seguenti per la strada a caccia di qualcuno che intoni un mueve la colita colita-ita, ma risulta essere comunque tranquillo e pacato, probabilmente provato dall’apocalisse.

E ogni anno la situazione è questa, ma in fondo siamo contenti lo stesso.

In molti non andiamo a mare perché, se non vai al lido, la mattina devi andare a prenderti il posto e qualcuno sarà più stressato di prima a causa dei vari disagi elencanti. Ma l’economia gira, la gente si diverte, si innamora, va a ballare e mi lascia qualcosa qualcosa da raccontare.

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21 commenti

  1. Stupenda! In una Vostra difficile realtà, che conosco per via di informazione, mi hai fatta comunque fare delle enormi risate e di ciò io… te ne ringrazio davvero molto sentitamente 😘😘

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  2. Seppur nel “dramma” mi fai morir 😀
    In effetti non esattamente rilassante come vacanza 
    in pratica …
    La Grande Armée vi ha invaso devastando tutto  ma avete saputo fronteggiare stoicamente  lo scontro e alla fine ne siete usciti vincitori 🙂

    Ma .. perché non valuti la montagna ad agosto ?
    Tanto al mare ci sei tutto l’anno 🙂
    Tranquillità relax camminate fa meno caldo e di acqua c’è ne quanta ne vuoi   🙂

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