Passi d’autore- Mi innamoravo di tutto di Stefano Zorba [Recensione]

Oggi, per la rubrica Passi d’autore che curo all’interno del blog di Linda Bertasi, la recensione del primo libro di Stefano Zorba: Mi innamoravo di tutto.

Buona lettura! 🙂
informazioni libroTitolo: Mi innamoravo di tutto
Autore
: Stefano Zorba
Editore: Alternative Edizioni
Pagine: 72
Prezzo Listino: 4,99€ formato Kindle
Trama: Un sotterraneo anonimo. Un pavimento in calcestruzzo, polvere, pilastri nudi e vecchi. E sangue.
Un imprecisato servizio segreto italiano ha un prigioniero, un dissidente che si chiama Coda di Lupo. E vuole farlo parlare, con ogni mezzo necessario. E Coda di Lupo parla, si racconta, scandendo la sua vita sulle note dell’omonima canzone di Fabrizio De André, dall’infanzia e il G8 di Genova fino agli ultimi, disperati anni di resistenza in Val Susa. Un romanzo che parla di lotta, di resistenza, di Stato, di sofferenza, di morte. E della gioia di lottare, nonostante tutti i sacrifici che questo comporta.

Recensione

Finalmente per un attimo il mio aguzzino smette di percuotermi. Forse già da qualche secondo. Mi gira a pancia in su e lo vedo. Nessuno di questi figli di puttana è mascherato, e questo non è per nulla un buon segno, come sapranno anche degli schiavi come voi. Se posso vederli in faccia, significa che non potrò mai descriverli a nessuno. Né con la voce, né con una deposizione scritta. Nemmeno con un cazzo di disegnino. Se vi aspettate che questa storia sia a lieto fine, siete ancora più stronzi di quanto io avessi mai immaginato. Se volete la fine di questa storia, ve la snocciolo qui, a poche pagine dall’inizio: una fossa comune, o un bel bagno nell’acido per il vostro nuovo e già dimenticato protagonista. Nessuno uscirà vivo di qui, almeno per quanto mi riguarda. Ecco. Potete dirlo a tutti. Lui muore. Probabilmente dopo atroci sofferenze, che faranno sembrare queste appena passate un sonnellino pomeridiano in un fresco pomeriggio d’estate.

Mi innamoravo di tutto- Storia di un dissidente è il primo libro di Stefano Zorba. Il romanzo- come l’autore stesso indica nella sua prefazione- parla di Stato, quello a cui bisognerebbe togliere l’iniziale maiuscola per quanto è sporco e sanguinario, del suo bisogno di perpetrare se stesso e il suo potere contro tutti i dissidenti che vorrebbero cambiarlo.

Il protagonista è un dissidente che, a causa di un tranello, viene imprigionato dai servizi segreti italiani, segregato in un sotterraneo e torturato affinché faccia i nomi dei suoi compagni. La storia inizia con le parole di una canzone di De André, il cui titolo è proprio Coda di Lupo, il nome da battaglia del protagonista.

Quest’ultimo racconta, attraverso un lungo e sentito monologo, la sua vita e cosa l’ha portato in quel luogo di dolore.

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12 commenti

  1. Che strano lo stavo leggendo al femminile sembrava la storia di Manuela Orlandi, la nostra diletta bandiera sempre sporca di sangue legalizzato, deve essere molto forte come libro.
    Spero tu non abbia in cantiere di scrivere una recensione su una blogger che ha pubblicato un libro e ne hanno fatto un film, ieri le ho commentato un post scrivendo quanto sia doloroso e disorientante per le nonnine essere lasciate negli ospizi, e mi ha dato dell insensibile. Dovremmo diventare tutte un po irriverenti, mi è piaciuta molto la tua recensione contro un libro nella altro post.

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      • Quello che non mi è piaciuto di questa blogger è che all inizio aveva un blog molto duro contro il compagno che l aveva lasciata, ma li gestiva fin da subito con una redazione e perfino delle illustratrici a farle le vignette tipo : dieci cose che il nostro compagno sbaglia.
        Il successo credo le abbia dato alla testa l ex ha perfino cambiato continente, anche se lei si era molto raddolcita dicendo che era stata una decisione comune lasciarsi.
        Nel post di ieri descrive sua nonna come una foglia secca che sta per staccarsi dall albero, sta sulla sedia a rotelle e blatera da sola in un ospizio, anche se non è la mia nonna, e oramai serve tutto per incrementare un nuovo libro questo post non mi è piaciuto affatto.
        Spero tu scriva anche recensioni su manuali. Ti seguirò.

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